RELAZIONE ATIVITA’ 2020 – GECPD
- INTRODUZIONE
Nei 20 anni passati il GECPD ha lavorato su un programma di Integrated Basic Education (Istruzione Integrata di Base) per ragazze, donne e bambini delle comunità marginalizzate e vulnerabili nella regione di Mudug in Somalia.
Il programma fa parte della missione strategica del GECPD per la promozione di donne e ragazze attraverso l’accesso all’istruzione e rappresenta il mezzo e il fine per dare forza a gruppi o comunità di persone. Con questo obiettivo strategico si sono realizzati 3 programmi: Child Friendly Space (Scuola Materna) – Early Childhood Education (Istruzione per la prima Infanzia) solo a Halabookhad – Formal Primary Education (Istruzione formale primaria) e Non-Formal Adult Literacy Program (Alfabetizzazione non formale per adulti).
Il GECPD in accordo con il Comitato per l’Istruzione della Comunità (CEC) e le comunità coinvolte hanno introdotto degli aiuti per alcuni genitori per equilibrare il supporto esterno, inculcare il valore per l’istruzione e preparare le comunità per continuare a sostenere l’istruzione dei bambini in caso venga a mancare il sostegno esterno. I costi comprendono gli stipendi degli insegnanti, la manutenzione della scuola, la fornitura del materiale didattico come lavagne, gesso, banchi e trasporto degli insegnanti che abitano lontano dalla scuola.
Nel periodo considerato (Gennaio/Dicembre 2020) il GECPD ha ricevuto sostegni da Spazio Solidale (US$ 13.693,00) e da altre associazioni italiane, a sostegno del programma. In questo periodo ne hanno beneficiato 3.863 studenti, tra bambini e donne, di cui 1.978 nel periodo Agosto 2019 – Maggio 2020, e 1.885 nel periodo Agosto 2020 – Maggio 2021. In totale sono stati impegnato 47 insegnanti: 4 nell’ambito CFS (materna), 27 per l’Istruzione primaria e 16 per l’istruzione non-formale.
Questo report evidenza le principali attività del periodo considerato, i risultati, le difficoltà incontrate e le lezioni imparate nello svolgimento delle attività.
- OBIETTIVI
Gli obiettivi che il GECPD intende raggiungere con il programma di base sono:
Favorire un’istruzione formale per ragazze e ragazzi che vivono in comunità marginalizzate e vulnerabili nel North Mudug
Favorire un’istruzione di base per donne e ragazze che non hanno avuto occasioni precedenti e vengono da comunità rurali marginalizzate nel North Mudug.
Favorire l’inserimento, nei corsi di istruzione per i più piccoli, di donne e ragazzi che provengono da comunità marginalizzate e vulnerabili del North Mudug.
Offrire possibilità di istruzione integrata a ragazze, donne e ragazze delle comunità più deboli, perché diventino consapevoli dei loro diritti e siano in grado di valutarli, difenderli e sostenerli.
I preparativi per la riapertura della scuola sono iniziati in luglio. Questo dopo che il Ministero aveva dato le date della riapertura. Il corpo docente e la direzione hanno tenuto incontri con le comunità e i genitori in cui si è discusso delle necessità legate ai programmi e i relativi nuovi piani. Le attività riguardavano la sistemazione delle aule, la pulizia dell’ambito scolastico, la raccolta del materiale didattico e la registrazione dei nuovi allievi.
L’anno scolastico 2020/2021 è partito sulla scia della pandemia COVID 19 e quindi alla riapertura sono state messe in atto le misure cautelative. Mentre l’apertura delle classi della primaria formale si è tenuta in agosto 2020, la riapertura delle scuole materne è stata rimandata di un mese, così da monitorare la situazione e organizzare misure adeguate per la sicurezza degli insegnanti in settembre.
Le misure riguardavano l’installazione di postazioni per lavare le mani, l’aumento del numero di banchi e sedie per assicurare il distanziamento sociale e la revisione del programma, in modo da ridurre al minimo il contatto fisico, assicurandosi anche che gli allievi turnassero nei momenti di intervallo.
L’orario è stato ridotto da 4 a 3 ore per il CFS (materna) e per gli insegnanti è stato previsto un corso per imparare a trattare e aiutare i bambini colpiti psicologicamente dalle misure messe in atto per contenere la pandemia, come pure per garantire l’osservanza dei protocolli sanitari nell’ambito scolastico. L’insegnamento, così come le metodologie di facilitazione, sono state studiate affinché i giochi, i canti, i racconti, gli indovinelli e altre iniziative portate avanti dagli allievi, fossero conformi ai protocolli studiati per limitare la diffusione del CIVID 19. Questo comprendeva anche le attività sportive fisiche previste per i momenti di ricreazione.
La decisione di riaprire le scuole è stata presa dopo aver consultato persone di fiducia valutando i pro e i contro e le misure cautelative da mettere in atto. Tra i vari argomenti è stato evidenziato quale fosse l’effetto psicologico dello stare sempre in casa sui bambini, il fatto che molti bambini, soprattutto degli insediamenti, erano più esposti al pericolo fuori dalla scuola che dentro le aule, inoltre le infezioni virali erano in diminuzione, soprattutto nel Mudug.
Prima della riapertura il governo aveva dato istruzioni per le misure di sicurezza da mettere in atto, ma erano le direzioni scolastiche a dover reperire le risorse relative. Le misure prese dal GECPD comprendevano riunioni e sensibilizzazione dei genitori sul problema, corsi per gli insegnanti su come conformarsi ai protocolli sanitari, aumento delle postazioni così da assicurare il distanziamento, l’installazione delle postazioni per lavare le mani, fornitura delle mascherine agli insegnanti (in particolare a Halabookhad). Gli intervalli sono stati ridotti, e organizzati in turni secondo i livelli per limitare i contatti e anche l’uscita alla fine delle lezioni è stata organizzata in turni.
3.2. Iscrizioni
Nel periodo considerato, sono stati iscritti 220 (111 femmine e 109 maschi) bambini alla CFS (scuola materna) possibile solo a Halabookhad. 100 (56 femmine e 44 maschi) sono stati iscritti nell’anno scolastico 2019/2020 mentre 120 (55 femmine e 65 maschi) nuove iscrizioni sono state fatte nell’anno 2020/2021. Si è trovato un accordo sui criteri di selezione fra il GECPD e la comunità, in seguito ai quali si sono scelti i bambini più vulnerabili. L’età individuata era quella dei bambini tra i 4 e i 6 anni da Halabookhad e 10 insediamenti nei dintorni (Mustaqbal 2B, Danwadag, Al Amin 1, Al Amin 2, Buulo Aqoon, Doonyale, Salaama 1, Wayo Arag, Cool Madhow e Ceel Afweyn). 50 insegnanti dei 100 presenti nell’anno scolastico 2019/2020 sono stati spostati al livello 1 della scuola primaria per l’anno 2020/2021, che è iniziata in agosto.
Nella scuola primaria formale sono stati iscritti complessivamente 1.928 allievi di cui 1.033 (Halabookhad 224, Harfo 350, Buulo Baaley 227, Baadweyn 232) erano iscritti nell’anno scolastico 2019/2020 e 895 (245 Halabookhad, 200 Buulo Baaley, 200 ragazze Baadweyn e 250 Harfo Center) nell’anno scolastico 2020/2021. Le iscrizioni per l’anno scolastico 2020/2021 hanno avuto un calo (in particolare ad Harfo) in quanto l’Ostello non è stato riaperto. La decisione è stata presa seguendo le istruzioni del Ministero dell’Istruzione in quanto l’ambiente non presentava misure sanitarie adeguate e in caso di una diffusione dell’epidemia non sarebbe stato possibile accedere ai servizi. Inoltre sarebbe stato difficile sistemare circa 100 ragazze affidate a una sola vigilatrice assicurando i protocolli sanitari. Le ragazze sono state comunque iscritte in altre scuole vicino a loro (dove possibile) per poter continuare gli studi.
La fascia dell’istruzione non-formale ha visto l’iscrizione di 845 donne e ragazze per l’anno scolastico 2019/2020, e per l’anno 2020/2021 870. L’obiettivo era arrivare a quelle persone che avevano perso una prima possibilità di istruzione, ma intendono acquisire una formazione di base per continuare poi un corso formativo, oppure per le più giovani avere la possibilità di continuare gli studi.
3.3. Valutazione e passaggi degli studenti
Gestire la transizione è stata la sfida più grande in quanto le scuole sono state chiuse, causa COVID 19, a marzo 2020. Questo vuol dire 2 mesi prima rispetto alla normale chiusura, per cui il programma scolastico non era stato completato e gli studenti non avevano sostenuto gli esami di fine anno. E quindi è stata sviluppata una nuova metodologia di valutazione. Una combinazione fra i risultati della prima metà dell’anno scolastico e i risultati dei test sostenuti nei 2 mesi nella seconda metà dell’anno scolastico.
Inoltre, l’ordine di chiudere le scuole è arrivato mentre 77 (32 femmine e 45 maschi) studenti di Buulo Baaley, Baadweyn e Harfo stavano per affrontare gli esami finali dell’ottavo livello. Durante il lockdown, la direzione e gli insegnanti del GECPD si sono organizzati per aiutare i candidati a coprire la parte mancante del programma scolastico, preparando brevi sunti, documenti dei test degli anni passati inviati su whatsapp, per chi l’ha, o lasciati a scuola per chi non ha accesso alla tecnologia.
Gli esami finali dell’8° livello stabiliti dal Ministero dell’Istruzione (MoE, Ministry of Education) si sono svolti a fine aprile 2020 con rigidi protocolli sanitari, causa COVID 19. Il Ministero dell’Istruzione, coadiuvato dai partner, compreso il GECPD, ha messo in atto diverse misure per garantire la sicurezza dei candidati, comprese postazione dove lavare le mani e fornitura di mascherine per esaminandi, esaminatori e assistenti. Il GECPD da parte sua ha fornito 2.500 mascherine distribuite ai candidati in tutti i centri d’esame nel Mudug comprese le scuole gestite dal GECPD. La scuola del GECPD ad Harfo è stata sede d’esame per la prima volta.
3.4. Corsi per gli Insegnanti
Il GECPD ha organizzato un corso di 3 giorni rivolto agli insegnanti, riguardante la formazione delle capacità per raggiungere gli obiettivi dei programmi. Complessivamente hanno partecipato al corso 25 insegnanti dei centri di Halabookhad, Doonyale, Dayax, Najax, Salaama, Mustaqbal 2B, Warshad Galley, Hormar, Kontrol, Buulo Baaley, Bursallah, Baadweyn, Xarfo, Galdogob, Laan madow, Gobsho e Saaxo. Nei corsi è stata data priorità ai nuovi insegnanti che si erano inseriti nei corsi, mentre alcuni insegnanti “anziani” sono stati inseriti per aggiornamenti su aspetti specifici deli programmi, per trasmetterli poi ai colleghi nelle relative scuole.
Gli obiettivi dei corsi erano:
- Strumenti fondamentali per la cura dei traumi; come rapportarsi a bambini e comunità colpiti da schock
- Integrazione di lezioni sui diritti umani all’interno dell’orario scolastico
- Pianificazione delle lezioni e nuove metodologie per l’insegnamento da adottare nella situazione legata al COVID 19.
3.5. VAW e Altre Attività Integrate
Gli insegnanti, che al GECPD già hanno un approccio didattico basato su diritti e generi, hanno lavorato su varie attività finalizzate alla presa di coscienza dei loro diritti e alla partecipazione attiva dello sviluppo della comunità. Le misure adottate con la pandemia del COVID 19 hanno visto l’aumento del tempo passato in casa da parte di donne e ragazze come pure dei bambini, tutti però più esposti ad atti di violenza.
Le statistiche mostrano che donne, ragazze adolescenti e bambini rappresentano il 95 % dei sopravvissuti a incidenti di violenza di genere denunciati nel 2020, il 75% dei quali provenienti dalle comunità degli insediamenti. Stupri, stupri di gruppo, atti di violenza sessuale, atti di violenza fisica, matrimoni obbligati, rifiuto di mezzi finanziari, opportunità o servizi, e abusi psicologici/emotivi erano alcuni delle denunce GBV del 2020. Violenze del partner e violenze sessuali sono state le denunce più frequenti, ma nello stesso periodo sono in aumento anche i casi di violenza sessuale su bambini e i casi di FGM. 85 casi di violenza sono stati denunciati al GECPD che ha dato sostegno attraverso counseling psicosociale, assistenza medica come pure assistenza materiale per le necessità immediate durante il trattamento. Molti altri casi sono stati affidati ad altre figure di fiducia.
Durante questo periodo il GECPD ha continuato nel suo lavoro per favorire la presa di coscienza per affrontare la violenza contro donne, ragazze e bambini. Questo ha compreso le attività relative alle giornate internazionali nel 2020, come quella FGM Tolleranza Zero il 6 febbraio, la Giornata Internazionale della donna l’8 marzo, la Giornata mondiale del Rifugiato il 20 giugno, la Giornata Internazionale della Pace il 21 settembre, la Giornata Internazionale delle Ragazze l’11 ottobre oltre alle 16 giornate dedicate alla campagna contro GBV dal 25 novembre al 10 dicembre. Durante le attività sono stati seguiti i protocolli sanitari relativi al COVID 19 raggiungendo centinaia di componenti della comunità con messaggi su GBV, FGM, Matrimoni precoci, lavoro infantile e la protezione dei bambini in generale. Hanno partecipato allievi delle nostre scuole, i loro genitori e altri componenti della comunità. I messaggi riguardavano la presa di coscienza della gravità della pandemia e la sensibilizzazione verso le strategie di sicurezza. Nel momento del lockdown, il GECPD ha fornito lezioni online di counseling psicosociale e lezioni ai genitori sulla gestione e la cura dei bambini in questi momenti difficili. Il programma “Parenting During COVID 19” (essere genitori col COVID 19) suggeriva cosa fare con i bambini per proteggerli da eventuali rischi, come rassicurarli e come mantenerli attivi malgrado i tempi difficili:
3.6. Sviluppi del Nuovo Programma
Il programma di istruzione non-formale, svolto inizialmente in 7 centri (GECPD Main Center, Halabookhad, Buulo Baaley, Baadweyn, Harfo, Bursallah e Galdogob), è stato esteso nell’anno scolastico 2020/2021 in altri 8 Centri. Le nuove località comprendono il lontano distretto di Saaho, al confine con l’Etiopia, gli insediamenti rurali di Laan Madow e Gobsho oltre ad altri 6 insediamenti a Galkayo (Dayax, Buulo Kontrol, Salaama 1, Mustaqbal 2A, Mustaqbal 2B e Najax). Tutto questo per le esigenze che questi centri avevano dei programmi GECPD e l’impossibilità delle comunità individuate di frequentare i corsi nelle aree precedentemente individuate causa lontananza e mancanza di mezzi di trasporto. In questi nuovi centri si presentano inoltre situazioni di conflitto o siccità, gli stessi problemi che hanno spinto le comunità a spostarsi. Al Centro principale nel corso di secondo livello è stato inserito l’insegnamento dell’inglese di base, come lingua straniera. I risultati attesi sono la capacità di mettere le proprie idee nero su bianco e di rafforzare la comprensione dei diritti umani delle donne.
3.7. Attività per la Promozione dell’Istruzione
L’igiene nel periodo mestruale continua ad essere una parte importante nella vita di donne e ragazze per la loro dignità e per permettere loro di continuare l’impegno nella vita sociale. Nel periodo considerato, il GECPD ha provveduto a fornire kit sanitari riutilizzabili e “kit per la dignità” a 1.200 donne e ragazze in età riproduttiva degli insediamenti I DP e HC a Galkayo. Ogni kit comprende 2 paia di mutande, 6 pannolini, 1confezione di sapone in polvere e una saponetta. Mentre i kit sanitari sono destinati alle donne in età fertile nelle comunità e nelle scuole, i “kit dignità” sono destinati alle donne più anziane, senza sostegno sociale, madri con grosso carico familiare, donne capofamiglia e che si prendono cura dei membri fragili della famiglia. Il GECPD ha anche prodotto e distribuito 10.000 mascherine riutilizzabili nelle scuole della regione Mudug per continuare le attività didattiche durante la pandemia COVID 19.
- RISULTATI, SFIDE E RACCOMANDAZIONI
4.1. Risultati
Il primo gruppo di 27 studenti (13 femmine e 14 maschi) che nel 2011 hanno frequentato il primo corso del CFS (materna) ad Halabookhad quest’anno affrontano l’esame dell’8° livello. Anche un altro gruppo di 86 studenti (47 femmine e 39 maschi) delle scuole del GECPD di Harfo, Baadweyn e Buulo Baaley affrontano lo stesso esame.
Complessivamente 77 studenti (32 femmine e 45 maschi) delle scuole GECPD di Harfo, Buulo Baaley e Baadweyn hanno preso il diploma dell’8° livello nell’anno scolastico 2019/2020. Malgrado il momento difficile a causa del COVID 19, tutti, eccetto 2, hanno superato l’esame, gli altri (75) sono passati all’istruzione secondaria con l’aiuto delle loro comunità.
Le comunità stanno sempre più apprezzando il valore dell’istruzione, anche se l’istruzione femminile resta poco considerata. Lo si vede da come rispondono all’offerta che facciamo per l’istruzione dei loro bambini. Un altro riscontro è la partecipazione ai consigli scolastici, dove i genitori si occupano delle scuole assicurando con il loro aiuto il benessere dei loro bambini.
Sebbene in generale il valore dato all’istruzione femminile sia basso, si nota un aumento del numero delle ragazze in alcuni centri. Per la prima volta dalla prima classe mista all’8° livello del 2014, alla scuola di Harfo ci sono più ragazze (32) per l’esame finale che ragazzi (21).
Molti dei nostri insegnanti, come pure fra i lavoratori occupati nel sociale sono ragazze e ragazzi che hanno studiato secondo i nostri programmi.
Questo sta a indicare che il programma continua il suo impatto positivo e serve a modificare la vita all’interno delle comunità; il fatto che vengano a sostenere il programma, sta a significare come questo sia apprezzato nella comunità. Ci siamo attivati per diffondere il nostro programma in altre aree che ne hanno estremo bisogno, come il lontano distretto di Saaho e altre località del Puntland e dello stato di Galmudug. Così allarghiamo il nostro metodo che tende a dare forza a ragazze e donne, con un forte impatto all’interno delle comunità.
4.2. Sfide e Raccomandazioni
La pandemia di COVID 19 ha avuto un effetto devastante sulla vita e sul benessere psicosociale delle comunità che richiederà tempo per risolversi e comunque la diffusione creerà nuove preoccupazioni.
I bambini non possono più trovarsi fra di loro e rapportarsi liberamente. Alcune attività, che venivano organizzate appositamente, non sono più realizzabili e gli insegnanti sono obbligati a cercare nuove idee, anche se non è facile soddisfare le necessità sempre crescenti dei bambini. I nostri insegnanti insieme ad altre persone dello staff sono impegnati nel far coincidere le nuove attività con i protocolli sanitari, anche per trovare strumenti e materiale da utilizzare.
La paura di contrarre il virus, porta a uno stigma da parte di componenti della comunità nei confronti di coloro che sono guariti dal virus o dei componenti delle loro famiglie. Alla lunga questo può causare problemi psicologici nei colpiti dal virus che potrebbero sentirsi emarginati all’interno della società. È necessario investire in counseling psicosociale e formare il comportamento della comunità. Sarà necessario combattere la formazione dello stigma nei confronti dei colpiti dal virus su una base scientifica per il momento non molto diffusa.
Il COVID 19 ha colpita in modo grave le attività dei gruppi che hanno sostenuto il nostro lavoro e che troveranno difficile continuare a raccogliere i fondi. Sono aumentati bisogni e necessità, mentre diminuiscono le capacità della comunità di sostenere il programma a causa della pandemia e dei suoi riflessi sulla vita sociale. Bisognerà trovare nuove forme di sostegno per i nostri programmi nel caso l’aiuto esterno non fosse più sufficiente.
La scuola di Halabookhad, cresciuta anno dopo anno, si ritrova adesso con spazi limitati. Gli studenti seguono le lezioni in aule sovraffollate, che al tempo del COVID 19 rappresenta un rischio. È necessario trovare il modo di allargare gli spazi della scuola per soddisfare il numero in continuo aumento degli studenti.
L’automezzo, acquistato con il sostegno de “Il Sole”, che ha trasportato insegnanti e studenti è ormai vecchio, Manutenzione e riparazioni dovute al consumo quotidiano è diventato troppo costoso e non rappresenta più una sicurezza e gli insegnanti si trovano senza un mezzo affidabile, a scapito anche delle ore di lezione degli studenti. Sarà necessario procurarsi un altro mezzo di trasporto.