APRILE 2022
REFAT TASMIN
BANGLADESH
“QUI CI SONO TANTE OPPORTUNITÀ”

Come ti chiami? Da quanti anni sei in Italia?

Sono Refat Tasmin, ho 35 anni, vengo dal Bangladesh. Sono in Italia da 8 anni. Sono venuta in Italia per ricongiungermi a mio marito. Lui ha preparato tutti i documenti per me e per mio figlio poi noi siamo venuti in Italia. Ho due figli.

I tuoi figli sono nati in Italia o sono nati in Bangladesh?

Mio figlio è nato in Bangladesh, mia figlia è nata in Italia.

In Italia quali sono state le difficoltà che hai trovato?

La prima difficoltà è stata la mancanza di lavoro. Adesso no perché mio marito ha trovato un lavoro.

Oltre al lavoro quali sono state le difficoltà, rispetto alla tua famiglia, rispetto alle persone che incontri qui?

Molta difficoltà perché quando sono arrivata non conoscevo una parola di italiano, adesso no.

Come sei arrivata in Italia?

Sono arrivata con un aereo.

A parte il lavoro che è veramente difficoltoso trovare, come vivi qui in Italia; oltre alla lingua quali sono state le altre difficoltà che hai trovato? Puoi raccontare anche cose brutte?

Non ci sono cose brutte. In Italia vivo meglio che nel mio paese, qui ci sono tante opportunità più facili per mio figlio, per studiare.

Qui è più facile studiare per i tuoi figli? Nel tuo paese è più difficile?

No, non è difficile, ma nel nostro ambiente non è meglio come in Italia, io qui mi trovo meglio.

Hai fatto delle amicizie? Hai avuto delle opportunità? Quali sono state?

Ho frequentato un corso d’italiano per donne adulte straniere per 3 anni. In questo corso sono stata molto attiva.

Cosa intendi come ambiente?

Nel mio paese è più difficile per vivere, non c’è lavoro, senza educazione, non è molto facile, qui è più facile, anche per mangiare.

Ci stavi parlando delle opportunità?

Quando sono arrivata non parlavo niente di italiano, stavo sempre in casa, non avevo amici, adesso sto comunicando, prima niente.

Hai fatto amicizie?

Si.

Tuo marito da quanto tempo è in Italia? Per quale motivo è venuto?

Mio marito è in Italia da 13 anni. È venuto per lavoro. È arrivato anche lui con un aereo.

Rispetto alle tue amicizie sono solo persone del Bangladesh?

No, c’è una egiziana, una indiana e italiane. Le persone italiane che conosco sono molto brave.

Come le hai conosciute?

A scuola, nella piazza.

Hai conosciuto queste persone grazie al fatto che i tuoi figli vanno a scuola? Le hai conosciute fuori dalla scuola? La scuola per te è stata un momento di socializzazione?

Si

In Italia ti senti integrata, accettata, accolta? Ti manca qualcosa del tuo paese?

Qui in Italia mi trovo meglio. Del mio paese mi manca la famiglia, mia mamma, mio padre, mia sorella, mio fratello che vivono tutti là. Mi manca anche la religione, le nostre feste legate alla religione.

Quali sono le feste che ti mancano di più?

Mi mancano due feste in particolare, Aid el Fitr (Festa di fine Ramadan) e la festa del Sacrificio.

In Italia, da un punto di vista religioso, riesci a frequentare qualche luogo?

Si, qui il comune ha messo a disposizione un locale. Quando c’è la festa di fine Ramadan, tutti i musulmani si ritrovano per la preghiera.

Queste feste però ti mancano del tuo paese? Come sono nel tuo paese?

Quando c’è il Ramadan, che dura trenta giorni, tutti i giorni si fanno le preghiere poi quando finisce il Ramadan si fa la festa.

Quando ci sono queste feste voi riuscite a frequentare il luogo che il comune ha messo a disposizione?

Si. Questo luogo è frequentato non solo da chi proviene dal Bangladesh ma anche da persone di altre nazionalità.

Che cosa ti piacerebbe fare qui in Italia? Come lo pensi il tuo futuro? Cosa desideri per te e per la tua famiglia?

In Italia si vive meglio, penso di rimanere a vivere qui. Vorrei trovare un lavoro per me.

Il mio futuro lo vedo qui in Italia.

I tuoi figli conoscono qualcosa del tuo paese? Siete riusciti a ritornare?

Si, ai miei figli piace il mio paese, gli piace la nostra religione, gli piace quando arriva il Ramadan. Quando arriva la festa di Aid io compro a loro nuovi vestiti. Gli piace la festa che si fa, i dolci.

Qual è la cosa più bella del tuo paese?  

Qui rispetto alle feste ci sono tante cose che mancano, soprattutto mi manca la mia famiglia, mi manca la riunificazione della mia famiglia.

Qual è invece la cosa più brutta, che non ti piace?

Non mi piace il clima perché c’è tanto inquinamento nell’aria, non c’è pulizia per le strade.

Qual è stato il momento più bello che hai vissuto in Italia? E il momento più brutto o più difficile?

In Italia la cosa bella è il cibo fresco, nel mio paese c’è ma ci sono problemi, qui meglio. Anche le persone qui in Italia che sono tutte gentili.

Il momento più difficile è la mancanza di lavoro, nel paese qui dove vivo per l’80% non c’è lavoro.

Come vedi il futuro?

Vedo positivo l’educazione dei figli, perché in Italia ci sono più opportunità per la scuola. Nel mio paese la scuola è a pagamento, tutto è a pagamento. Anche la medicina è a pagamento, quando vai dal medico devi pagare tanti soldi. In Italia la medicina va molto bene, non devi pagare tanto. Nel mio paese solo per fare una visita devi spendere tanti soldi. In Italia ci sono più opportunità, ci sono più servizi.

Noi questi servizi li paghiamo con le tasse che vengono prelevate dal nostro stipendio.

Sono delle cose positive.

Hai la cittadinanza italiana?

No, mio marito, quando era senza lavoro, non aveva il modello ISEE, adesso con il lavoro c’è. Devi presentare tanti documenti, il modello ISEE, lo stato di famiglia.

Pensate di prenderla la cittadinanza?

Si è molto importante per il lavoro, per avere un lavoro a tempo pieno, per avere contratti più regolari.

In Italia avete avuto situazioni in cui persone vi abbiano trattato male?

No non ho mai vissuto questo problema.