GECPD – REPORT ANNO 2021
Nell’anno 2021, il GECPD ha proseguito nel progetto di istruzione di base integrato e di laboratori di formazione professionale, rivolti per lo più alle donne e alle ragazze e a un gruppo di ragazzi fragili. L’obiettivo di questo progetto è di potenziare le qualità di donne e ragazze affinché resistano e superino gli stereotipi culturali, tendenti a perpetuare gli atti di violenza contro di loro. Per oltre 20 anni questo progetto è stato sostenuto da Spazio Solidale e altre associazioni.
L’anno scorso anche il progetto ha subito le conseguenze del lockdown che ha paralizzato il mondo nel 2020 con l’arrivo del COVID 19 e sullo sfondo delle ondate successive. Tutto ciò aveva richiesto precauzioni che avevano colpito il normale andamento a causa delle restrizioni e dei protocolli sanitari richiesti. Gli incontri pubblici erano limitati a 50 persone, il che rendeva impossibili le nostre campagne di massa sulla “Violenza Contro le Donne”. Il nostro ostello femminile di Harfo, occupato da 150 ragazze, non può essere riaperto finché non cambia la situazione, in quanto questa località lontana non ha le strutture necessarie per casi di emergenza. La situazione è andata peggiorando con una terribile siccità partita a metà 2021 per la mancanza delle piogge brevi nel 2020 e della stagione delle lunghe piogge all’inizio del 2021. Inoltre, il collasso dello scellino somalo ha gravemente colpito la vita della popolazione tanto che molte famiglie non erano in grado di provvedere al cibo e all’acqua.
Nel 2021, la priorità è diventata l’aiuto da dare alle comunità per recuperare mezzi di sussistenza e riprendersi che per la fornitura dell’acqua lavorando contemporaneamente sull’istruzione, sulla consapevolezza circa la violenza e sui progetti professionali anche se in misura minore.
In questo periodo il GECPD ha ricevuto da Spazio Solidale US$ 19,250 a sostegno dei progetti. Un ulteriore aiuto di US$ 17,832 ci è arrivato a fine anno, per un totale di US$ 37,082.54. Con i fondi, il GECPD ha organizzato 4 sessioni centrate su FGM/VAW dedicati a giovani e donne a sostegno del progetto di istruzione femminile.
Attraverso l’attività di sostegno, il GECPD è riuscito a garantire assistenza e aiuti alle comunità colpite dalla siccità sia per il cibo.
Durante i momenti di crisi sono le donne che portano il peso maggiore della cura della famiglia e molte avrebbero difficoltà a seguire i progetti di istruzione. Ma anche potendo, le restrizioni legate al distanziamento sociale permettevano solo a un numero limitato di persone di partecipare ai corsi. I corsi non avrebbero avuto luogo come progettato e sono stati sospesi, anche perché il GECPD si è occupato delle priorità individuate con altre risorse che aveva ricevuto e che andavano spese entro la fine dell’anno. Il progetto comunque viene ripreso dopo aver rinnovato i centri dedicati all’istruzione che si erano danneggiati per non essere stati usati per un lungo periodo.
Questa relazione preparata per Spazio Solidale evidenzia alcune delle attività svolte nel 2021. Ringraziamo moltissimo Spazio Solidale e le associazioni collegate per il sostegno che ha permesso le nostre operazioni di sostegno alle comunità.
Istruzione Primaria Formale Integrata
Il GECPD continua a promuovere e sostenere l’istruzione di base a ragazze, donne e gruppi particolari di ragazzi vulnerabili nella regione di Mudug dello stato del Puntland, in Somalia. I programmi si riferiscono al piano di studi nazionale del Ministero dell’Istruzione. I corsi si svolgono nelle scuole di Halabookhad, Buulo Baaley e Harfo.
La riapertura delle scuole, nell’agosto 2021, si riferiva all’anno scolastico 2021/2022, nel momento della terza ondata pandemica del COVID 19 che aveva colpito molte aree della Somalia, comprese le località dove si svolgevano i corsi. Sebbene ci fossero timori per la sicurezza dei bambini, MoE (Ministero dell’educazione), UNICEF e altri enti si sono dichiarati contrari a una chiusura sommaria dei progetti educativi stimando che l’impatto sarebbe stato negativo rispetto al benessere dei bambini. Il GECPD ha lavorato a stretto contatto con genitori e comunità per mettere in essere misure adatte a proteggere i piccoli dal rischio dell’infezione. Le misure riguardavano produzione fornitura di mascherine riutilizzabili, installazione di punti per lavare le mani oltre all’insistenza sulla necessità del distanziamento.
La mobilitazione e i preparativi per la riapertura delle scuole per l’anno scolastico 2021/2022 sono iniziati il 20 luglio 2021, con incontri con gli insegnanti, e poi con i genitori, per discutere le soluzioni per le sfide che si erano già presentate alla chiusura dell’anno scolastico precedente. Gli incontri sono serviti anche per parlare delle lacune del progetto, compreso il materiale necessario per continuare l’attività. Si è parlato della responsabilità congiunta di genitori e insegnanti per garantire la sicurezza dei piccoli durante la pandemia. Gli incontri hanno sviluppato le azioni per la riapertura delle scuole: pulizia delle scuole, raccolta del materiale, reclutamento di nuovi insegnanti in sostituzione di quelli che erano andati via, e la registrazione degli studenti, vecchi e nuovi.
Complessivamente sono stati iscritti 783 alunni (380 ragazze, 403 ragazzi) per i corsi di istruzione primaria formale nelle scuole del GECPD per l’anno 2021/2022. C’è una caduta del 12,5% rispetto all’anno precedente e il 24%, rispetto al 2019/2020. La diminuzione può essere attribuita alla chiusura dell’ostello femminile di Harfo.
Spazio Solidale e altre associazioni collegate hanno dato il loro sostegno a questo progetto con il pagamento degli insegnanti, del materiale scolastico, della manutenzione e riparazioni dei centri scolastici.
Obiettivo principale del GECPD è l’istruzione di base, soprattutto ECD, primaria, seconda opportunità e progetti di alfabetizzazione per adulti. La direzione del GECPD ha visto con preoccupazione la situazione di 27 studenti della scuola di Halabookhad colpiti da spostamenti e povertà. Considerato anche che tutti avevano superato l’esame. La Direttrice Esecutiva ha organizzato incontri con i genitori degli studenti e la comunità in cui vivono, per discutere del loro futuro. A seguito di questi incontri, si è trovato un accordo per cui gli studenti frequenteranno la scuola secondaria di Qaran, aiutati per i costi scolastici dalla Direttrice Esecutiva e dal Responsabile Economico del GECPD, mentre genitori e comunità sosterranno gli altri costi, di trasporto e materiale scolastico. Questo per assicurarsi che risorse e sforzi investiti in questi studenti negli 8 anni passati non vadano persi e garantire che questi studenti ritornino alla comunità come esempi di cambiamento e costituiscano un esempio per gli altri ragazzi.
Attività extra-curricolari
Oltre agli argomenti curricolari, nelle scuole del GECPD svolgono attività diverse che potenziano le loro capacità creando fiducia e creatività fra loro. Lo si fa attribuendo responsabilità di vario genere, per esempio la gestione dell’assemblea del mattino. Gli studenti hanno organizzato con gli insegnanti presentazioni di vario tipo, su temi diversi, compresi preghiere, poesie e discorsi. I messaggi riguardavano tanto consapevolezza e sensibilizzazione sul COVID 19 quanto argomenti tematici su FGM, GBV, ambiente, società civile.
Attraverso queste esperienze, gli studenti imparano a esprimersi davanti a un pubblico affinando la capacità di parlare in pubblico, qualità che li porterà a crescere e a diventare attivisti forti. Uno studente, ogni settimana è incaricato di raccogliere informazioni su argomenti diversi riguardanti l’istruzione all’interno della propria comunità in libertà. Le informazioni, sotto forma di notizie sono poi presentate durante l’assemblea. Oltre a stimolare gli studenti e aiutarli a sviluppare le capacità giornalistiche, il progetto ha aiutato tutti gli studenti (alcuni dei quali non hanno accesso a radio, televisione o internet) a restare informati sugli sviluppi nel campo dell’istruzione. Inoltre gli studenti vengono istruiti anche in altri campi a proposito del loro benessere, per es. disciplina e pulizia. Ogni settimana viene invitato un genitore per motivare e dare sostegno morale agli studenti per sollecitarli e focalizzare l’obiettivo e studiare malgrado il problema COVID. Gli studenti sono poi impegnati nello sport e altre attività ricreative che aiutano lo sviluppo fisico e psicologico.
Scuola materna
Sicurezza e benessere dell’infanzia restano argomento importante in questa fase del COVID. Molti bambini sono rimasti traumatizzati da perdite e fobie occorse durante la pandemia. Per questo motivo il nostro progetto di scuola materna del campo di Halabookhad è stato molto importante in questo periodo. Con le restrizioni per quanto riguarda la socializzazione a livello della comunità, il Centro ha dato ai bambini l’unico posto in cui i bambini potevano stare fra loro osservando i protocolli sanitari sotto il controllo degli insegnanti. I bambini hanno anche goduto di un’occasione in cui venire a condividere esperienze e paure con gli insegnanti, ricevendo consigli sul comportamento da tenere.
Questo progetto di istruzione formale primaria si occupa di bambini dai 4 ai 6 anni del campo rifugiati di Halabookhad e di 9 campi di sfollati interni nei dintorni. Complessivamente per il 2021/2022 si sono iscritti 113 bambini (62 bambine e 51 bambini). Numero in calo rispetto ai 120 (55 bambine e 65 bambini) iscritti nel 2020/2021. Il numero dei genitori interessati al centro era superiore, ma lo spazio a disposizione ha limitato le iscrizioni a causa del distanziamento sociale da rispettare. In alcuni casi i bambini erano sotto i 4 anni, età richiesta per questa scuola.
Sull’esperienza dei problemi incontrati in precedenza, il GECPD ha continuato con la formazione degli insegnanti mettendoli in grado di aiutare i bambini psicologicamente colpiti dalla pandemia. La formazione si è focalizzata sulla guarigione dal trauma e ha compreso stesura e distribuzione di un manuale sull’argomento. Gli insegnanti inoltre potevano dare consigli ai genitori per aiutarli a sostenere i figli in questo periodo.
Il progetto della pre-primaria si articola su 3 livelli.
Al primo livello ci si occupa di perfezionare le capacità di base dei piccoli: parola, linguaggio, salto, gioco con gli altri bambini, colori, contare fino a 5. Al secondo livello, si insegna ai bambini a perfezionare la lingua somala e il modo di esprimersi, a identificare i colori e a contare da 1 a 10, comprensione del discorso e uso delle vocali. Tutto questo comprende varie attività: giochi, canzoni, racconti, momenti creativi e di impegno. Il terzo livello è centrato a preparare l’ingresso dei bambini nella prima classe della scuola primaria formale. I bambini imparano le nozioni fondamentali di alfabetizzazione e di matematica, la numerazione da 1 a 100 e l’intero alfabeto. Si dà anche importanza a grafia, lettura e scrittura; si insegna a scrivere e leggere semplici parole di 3 lettere. In questo modo i bambini vengono preparati ad affrontare la prima classe della scuola primaria formale. Metodologie di insegnamento prevedono giochi a mano, canzoncine, narrativa, indovinelli. Inoltre si prevedono sport e attività fisiche.
Il livello 2 comprende anche un gruppo speciale di bambini di 8/9 anni, che per vari motivi sono in ritardo rispetto all’inizio della scuola primaria, per es. la mancanza di strutture scolastiche nelle aree rurali in cui abitano, o la difficoltà dei genitori di pagare i costi per l’istruzione. Questi gruppi sono destinati a un programma speciale che li aiuta nel programma di base di scrittura e lettura, prima del passaggio all’istruzione primaria.
Complessivamente 40 studenti (24 ragazze e 26 ragazzi) dei 120 iscritti nell’anno scolastico 2020/2021 sono passati al primo corso di istruzione primaria dell’anno scolastico 2021/2022, iniziato nell’agosto 2021.
Progetto di alfabetizzazione integrata per adulti
Questo progetto si svolge in 16 centri nei distretti di Galkayo, Galdogob, Harfo, Saxo e Burtinle e ne hanno beneficiato 816 donne e ragazze adulte. A Galkayo il progetto si svolto in 6 Campi (Halabookhad, Salama 1 and 2, Mustaqbal 2B, Najax, Doonyaale, Buulo Kontrol e Warshad-Galley) oltre che nel Centro GECPD Principale. È stato realizzato per aiutare le donne e le ragazze a superare i problemi incontrati con i lunghi viaggi prima di accedere ai progetti del Centro GECPD Principale del Centro di Halabookhad. L’iniziativa è stata presa come misura di contrasto alla diffusione del COVID 19, limitando gli spostamenti che favoriscono l’esposizione al virus e creando spazi aggiuntivi per continuare l’attività didattica. Questo spostamento ha permesso a molte di frequentare con regolarità, garantendo sicurezza anche per il rientro a casa, con la programmazione svolta nel pomeriggio.
Sono previsti 3 livelli di apprendimento, ognuno della durata di 3 mesi.
Oltre agli argomenti del piano di studio, che si svolge su 4 giorni alla settimana, le allieve seguono anche gli argomenti integrati: FGM/GBV, consapevolezza di genere, diritti delle donne, educazione civica, pace, salute personale e di comunità, protezione ambientale. Ha l’ambizione di potenziare la possibilità di donne e ragazze di assumere un ruolo sociale all’interno delle comunità, soprattutto quando si parla di problemi di uguaglianza di genere. Le ragazze più giovani sono state impegnate anche in attività sportive presso il Centro per lo sport e la pace.
Violenza contro le donne, lotta contro FGM, lotta per i diritti e la pace
La violenza contro le donne rimane un fenomeno diffuso nel Mudug e in generale in Somalia. L’incidenza delle donne e delle ragazze violentate, picchiate dai mariti, o discriminate per l’accesso all’istruzione e altre opportunità, resta un luogo comune.
Per esempio a Galkayo ci sono stati segnalati 59 episodi tra gennaio/dicembre 2021. Si trattava di 21 casi di stupro, 14 aggressioni sessuali, 22 aggressioni violente da apre di partner. 6 delle vittime erano bambine sotto i 12 anni. Le statistiche riportano casi che abbiamo seguito fornendo assistenza medica, assistenza legale e denunce alla polizia. Molte di più non ne compaiono nelle statistiche in quanto le vittime temono la stigmatizzazione e vogliono nascondere la vergogna, le vittime infatti sono incolpate della violenza subita. Altre temono rappresaglie da parte degli assalitori. Bisogna anche notare che sebbene vi sia una legge, contro gli assalitori denunciati alla polizia non vengono fatte indagini né intraprese azioni, nei pochi casi in cui sono state intraprese azioni, le vittime hanno subito intimidazione affinché le ritirassero.
La FGM rimane una pratica prevalente all’interno della comunità e la gente continua a praticarla malgrado il lavoro di presa di coscienza nell’arco di anni e soprattutto dei problemi sulla salute che la FGM causa. Manca l’impegno del parlamento di fare una legge che proibisca la pratica, messaggi contrastanti fra le personalità più influenti se andare verso l’abbandono totale della FGM o mantenere la sunna (tradizione) non hanno aiutato l’abbandono della pratica. Il GECPD continua il lavoro sulla FGM all’interno delle comunità sia per gli effetti pericolosi per la salute sia per la violazione dei diritti umani. Questo viene fatto all’interno delle comunità sia con la sensibilizzazione sia con seminari rivolti alle personalità più influenti. La nostra speranza è sempre stata quella di diffondere la presa di coscienza in altre regioni e l’anno scorso siamo riusciti a riunire 28 operatori sociali di 5 regioni del Puntland e del Galmudug per formarli affinché lavorino nelle loro regioni con programmi che aumentino la presa di coscienza su questa pratica. Contiamo di lavorare con questa rete per portare avanti questo lavoro di promozione.
Il GECPD ha organizzato diverse attività in occasione della giornata internazionale dei diritti umani. Quest’anno abbiamo organizzato iniziative per la giornata “Tolleranza Zero su FGM”, il 6 febbraio, e per la giornata Internazionale delle Donne, l’8 marzo 2022. Oltre a una serie di iniziative nelle 16 giornate di attivismo contro la GBV. Le iniziative si rivolgono a personalità delle comunità, compresi professionisti della salute, attivisti dei diritti delle donne, giovani di tutti i ceti della comunità: Partecipano alle attività studenti delle scuole GECPD di Harfo, Buulo Baaley e Halabookhad. Questo si aggiunge alle sessioni all’interno delle scuole come programma integrato.
Per la Giornata Universale dei Bambini, è stato organizzato un concorso “Arte, Teatro e Poesia” in tutte e tre le scuole GECPD. Gli studenti erano impegnati a esprimere pensieri e sentimenti sul tema della violenza attraverso disegni, poesie e azioni teatrali. Per l’occasione erano invitati i genitori a partecipare e a testimoniare. Premiazione per i lavori più creativi.
Formazione al lavoro
Il nostro progetto per la formazione al lavoro prevede di dare la possibilità a donne e ragazze di raggiungere una indipendenza economica. Nel 2021 si sono iscritte in totale 70 persone (50 femmine e 20 maschi) per seguire i corsi di formazione: taglio e sartoria (30), parrucchiere e centro estetico (20), elettricista e cablaggio (20).
I corsi erano finalizzati a fornire gli studenti le capacità necessarie per guadagnarsi di che vivere.
Durata dei corsi: 6 mesi (da aprile a settembre 2021). Il GECPD si è impegnato per i fruitori dei corsi e alla fine li ha aiutati a iniziare un lavoro così da aiutare le famiglie. Chi ha frequentato il corso di sartoria, attraverso l’aiuto del GECPD, ha potuto assicurarsi dei contratti per produrre abbigliamento per la sanità e kit sanitari per donne e ragazze in età fertile da distribuire nei campi IDP e nella comunità. 28 ragazze si sono così assicurate un guadagno, in relazione alla loro produzione. Molte di loro erano state a rischio di vita causa violenze.
Protezione ambientale
La consapevolezza riguardo alla protezione ambientale resta al centro del programma del GECPD: gli studenti sono sensibilizzati rispetto a obbiettivi come sanificazione, effetti della combustione del carbone e riduzione della copertura forestale. Agli studenti viene anche insegnato come contribuire ad arginare la deforestazione piantando alberi. Questa sensibilizzazione viene trasmessa poi all’intera comunità.
Il GECPD ha istituito un vivaio dove sono stati preparate 3.000 piantine da distribuire alla comunità nel tentativo di arginare la desertificazione. Questo in aggiunta a un altro gruppo di 6.000 piantine preparate e distribuite nel 2020 e 2019. Purtroppo data la mancanza di acqua non è stato possibile distribuire le piantine visto la difficoltà per la comunità. Si spera di poterle distribuire durante la stagione delle lunghe piogge in aprile.
Risposta umanitaria
La Somalia si trova in continuazione a dover affrontare sfide sociali che esasperano la situazione del paese già disperata.
Molte crisi umanitarie erano state segnalate nel Puntland a cui il GECPD aveva dato una risposta. Compresa anche l’ultima siccità, causata dalla mancanza delle piogge, nel Mudug, una delle peggiori. La siccità ha causato lo spostamento di almeno 32.665 famiglie, in cerca di acqua e pascolo per il bestiame. Si parla di 10 persone morte a causa della siccità, anche se forse il numero è più alto. Molte famiglie hanno anche perso il bestiame, unica fonte di sostegno. Il GECPD ha aiutato alcune comunità colpite in 42 insediamenti nomadi trasportando con automezzi l’acqua tanto necessaria. Almeno 100 autocisterne hanno raggiunto le comunità e anche se poi un po’ di pioggia è caduta, la situazione rimane terribile.
Oltre alla siccità, gli spostamenti continui costituiscono un elemento che influenza la situazione umanitaria in Somalia, particolarmente nel Mudug. Coloro che vivono così perdono molti servizi sociali di base: abitazione, abbigliamento, acqua, solo per citarne alcuni. Inoltre devono far fronte ad altri rischi, come il timore di sfratto o espulsione. Nell’anno passato abbiamo distribuito stoffe almeno a 3.000 persone nei distretti di Harfo e Galkayo per ripararsi dal freddo o per cucirsi abiti. Si è verificato anche il caso di circa 1200 famiglie fra i rifugiati espulse dalla regione del Somaliland. A queste famiglie abbiamo fornito viveri e altro materiale compresi utensili e stoffe.
Risultati
- 225 nuovi studenti iscritti nelle scuole GECPD per l’anno 2021/2022. Non è solo dimostrazione della fiducia che la comunità ha nei progetti del GECPD, ma l’apprezzamento che va crescendo dell’importanza dell’istruzione da parte di comunità che finora erano riluttanti a mandare i bambini a scuola.
- L’anno scolastico 2020/2021 ha registrato il numero più alto di studenti delle scuole GECPD che hanno sostenuto l’esame avendo completato l’ottavo livello dell’istruzione primaria formale. Siamo lieti anche di segnalare che con l’aiuto della comunità questo anno scolastico ha registrato, con 75 studenti, la percentuale più alta di passaggi all’istruzione secondaria. Ci auguriamo che la comunità riesca a sostenere l’istruzione di questi bambini.
- Malgrado le difficoltà del COVID 19, i progetti del GECPD non si sono fermati dopo il lockdown della prima ondata nel 2020 mantenendo una rigida osservanza ai protocolli sanitari, soprattutto con la nuova ondata.
- Siamo riusciti ad allargare il nostro progetto “Violenza contro le Donne” in altre località del Puntland e Galmudug, creando un’occasione di nuove alleanze che ci aiuteranno nel nostro lavoro di sostegno per politiche e legislazione per risolvere il problema.
Sfide
- Una terribile siccità ha colpito gran parte il paese; la nostra regione è fra le aree più colpite nel 2021 con le piogge, brevi e lunghe, al di sotto della media. Come conseguenza, molte persone hanno seguito le famiglie che si sono trasferite alla ricerca di acqua e pascolo. Finora le nostre scuole non hanno avuto grandi problemi, ma se la situazione persiste, le conseguenze si faranno sentire: le famiglie perderanno il bestiame che è la fonte di sostentamento. Inoltre adesso non è possibile continuare con gli altri progetti di sensibilizzazione sui diritti delle donne, nel momento in cui le comunità sono occupate con gli effetti della siccità.
- Considerata poi la diminuzione dei finanziamenti rispetto all’aumento dei bambini che richiedono istruzione, il GECPD sta incoraggiando i genitori e le comunità a sostenere i costi per l’istruzione dei bambini. Con i problemi economici complicati dalla pandemia del COVID 19 e adesso con la questione della siccità, molti trovano difficile pagare il contributo rendendo difficile il proseguo del progetto.
- L’alto costo della vita significa che lo stipendio degli insegnanti risulta insufficiente. Molti devono cercare fonti alternative per far fronte alle necessità, riducendo però il tempo da dedicare alla scuola. Questo rischia di compromettere la qualità dell’istruzione impartita. Alcuni ci hanno lasciato per situazioni più remunerative, con il problema di trovare e formare nuovi insegnanti mentre il progetto è già avviato.
- La perdita di valore dello scellino somalo a causa dell’alta inflazione ha colpito seriamente le entrate familiari. Mentre genitori si permettevano qualche scellino per comprare una merenda per l’intervallo, adesso non è più possibile, in quanto la valuta corrente è solo il dollaro, e molti non se lo possono permettere.
Suggerimenti
- È necessario continuare a rafforzare il nostro corpo insegnante con una costante attività di formazione per realizzare pienamente il loro compito.
- È necessario pensare a un progetto formalizzato su base volontaria all’interno della comunità dove persone formate possono essere richiamate in tempi brevi per colmare le lacune.