DICEMBRE 2022
ANDREJ EUGEN CIRLAN – GEORGIANA ANCA CIRLAN
ROMANIA
“CI PIACEREBBE AVERE UN BAMBINO”

Come vi chiamate?

Sono Cirlan Andrej Eugen, ho 25 anni e sono nato in Romania, a Brillar.

Mi chiamo Cirlan Anca Georgiana, ho 25 anni e sono nata in Romania a Bornarh.

 

Com’è il Paese che avete lasciato?

Andrej: È un paese proprio povero perché c’è poco lavoro e anche le ditte sono piccole, con pochi operai, e la vita è dura perché i soldi mancano.

 

Che scuola avete frequentato?

Georgiana: Ho fatto l’università di psicopedagogia speciale, voglio dire che posso lavorare con bambini che hanno deficienze, handicap, sindrome down, autistici.

Andrej: Ho fatto liceo musicale per mio padre che voleva che facessi queste cose, Dopo tanto tempo io non ho potuto cambiare perché era già tardi e quindi ho imparato la teoria, ho tutto in testa, ma non ho mai praticato, lavorato, perché non ho orecchio (ride).

 

Perché siete emigrati e perché in Italia?

Andrej: Sono venuto qua perché c’era mio zio e mia zia.

Una volta per telefono mi ha domandato se volevo venire in Italia e io pensavo che qui si possono fare più soldi e gli ho risposto “certo che ci voglio venire” e ho lasciato il lavoro in cantiere in Romania e dopo due giorni ho comprato il biglietto aereo e sono arrivato qui.

Però poi le cose sono cambiate; prima pensavo una cosa e dopo mi sono accorto che non era facile come credevo.

Georgiana: Invece io facevo l’università e lui mi ha chiamato per andare con lui ma io gli ho detto che volevo finire di studiare e che volevo lavorare per quello che avevo studiato. Allora lui intanto è partito e io sono rimasta; ho finito gli studi e ho lavorato 9 mesi. Gli ho chiesto di venire lui in Romania che io lavoravo e vediamo cosa facciamo.

Ma lui ha detto che guadagnava di più e allora io ho piantato tutto

e l’ho raggiunto qui.

Siamo insieme da 10 anni, dal liceo.

 

Che lavoro fate?

Andrej: Lavoro da 7 anni in una ditta come operaio e sono a tempo indeterminato. Mi occupo di acciaio inox per alimentari, grandi impianti per latte, birra, vino; mi trovo a volte si a volte no. Non ho paura di perdere il posto perché sono venuti anche altri operai italiani ma sono andati via subito perché è un lavoro pesante.

Georgiana: Io sono operaia in una ditta dove mettiamo il tonno in scatola. Lavoro in due paesi vicini e facciamo il viaggio insieme al mattino e alla sera.

 

Da quanto tempo siete in Italia e come vivete?

Andrej: Sono da 7 anni in Italia e mi trovo abbastanza bene, non posso dire che sto male. Con lo stipendio siamo un po’ sopra le spese e riusciamo a mettere via qualcosa,

Georgiana: Io sono qui da 4 anni e mi trovo bene, perché si sa come sono le donne, vogliono tenersi belli i capelli, i vestiti, il trucco e qualcosa riesco a fare. Però mi manca il mio paese.

 

Quale è stato il momento più difficile e il momento più bello?

Andrej: Per noi il momento più difficile è stato 3 anni fa quando non riuscivamo a trovare casa in affitto. Abbiamo cercato per un paio di mesi

una casa a prezzo buono perché lavoravo solo io e non potevamo pagare affitto alto con un solo stipendio.

Georgiana: il peggio è stato che quelli con cui abitavamo insieme ci hanno buttato fuori e abbiamo dormito anche in macchina. Abbiamo pensato che io potevo tornare in Romania e lui da solo qui in macchina fino a quando si trovava una casa. È stato un momento… terribile, molto brutto.

Andrej: Il momento più bello è stato quando sono riuscito a guadagnare

i soldi per il nostro matrimonio.

 

Dove vi siete sposati?

Andrej e Georgiana: In Romania.

Andrej: Ci siamo sposati…. Ehm 2… 1 anno …..?

Georgiana: un anno e mezzo fa e qualche mese …….. non te lo ricordi già più?

Risate di tutti e due.

Andrej: 24 agosto 2018

 

…ma avete fatto il viaggio di nozze?

Andrej e Georgiana: No, anche perché siamo dovuti tornare a lavorare presto. Il viaggio al nostro Paese è stato il nostro viaggio di nozze.

 

Vi sentite integrati bene? Avete la cittadinanza?

Andrej: Posso iniziare con la cittadinanza, che non abbiamo e che per adesso non è importante, possiamo andare avanti così, si vive anche senza.

Per l’integrazione adesso è più facile che all’inizio. Non parlavo l’italiano e si fa fatica a spiegare e a capire. Magari sbagliavo una parola e mi correggevano ma io non volevo fare una cosa non giusta. Loro avevano ragione ma io non stavo bene come persona.

Georgiana: La lingua è un problema importante. C’è stato un tempo che io ero a casa e allora sono andata qua vicino a Caritas per imparare ma non mi sono trovata bene; mi facevano dire parole come porta, finestra, scarpe …che io sapevo già…. Io volevo imparare a parlare, come se devo andare in ospedale, alla posta, ma mi hanno detto di avere pazienza e ho smesso.

Andrej: Ho imparato la lingua sul lavoro, dai miei colleghi, perché tutto il giorno parlano italiano e io ho cercato di capire di più.

 

Lo sapete che ci sono corsi di italiano per stranieri?

Anche noi di Spazio Solidale li facciamo, e comunque ci sono anche a Carugate.

Georgiana: Si lo sappiamo, ma mi sembra che per il covid è un anno che li hanno fermati,

E poi ci manca il tempo. Anche la sera devi lavorare per la casa, e poi sei stanca.

 

Siete credenti? 

Andrej: Si siamo cristiani ortodossi. Crediamo in un Dio, non posso dire che andiamo tutti i giorni in chiesa ma ogni sera diciamo le… come si dice… la nostra  ..

Georgiana: le preghiere

Andrej: Si la preghiera, perché in Romania tutti lo facciamo, la diciamo tutte le sere.

 

Siete in contatto con qualche comunità ortodossa? 

Andrej: No

Georgiana: No

Andrej: Noi sappiamo che c’è una chiesa qua a Monza e una a Pioltello e quando è Pasqua andiamo insieme.

 

Qual è per voi la festa più importante, religiosa o no? 

Georgiana: Natale.

Andrej: Natale.

Georgiana: È la festa per tutti.

 

Cosa vi piacerebbe fare in futuro e cosa vi aspettate? 

Georgiana e Andrej: Prima di tutto un bambino, …. si un bambino

Andrej: Un bambino e poi una casa dove ci stiamo tutti comodi.

Una macchina un po’ più buona per andare a lavoro, e poi uno stipendio.

Giorgiana: Anche un lavoro coi bambini per lo studio che ho fatto e perché mi piacerebbe, …anche in Romania, dove non avrei il problema della lingua.

 

Ma come troverete il tempo per il figlio e il lavoro? 

Georgiana: Questo è un problema.

Andrej: Perché non è che facciamo un bambino e dopo va bene. C’è da crescerlo e lei non può stare a casa 2 anni dal lavoro e non possiamo pagare una persona per curarlo.

Giorgiana: Un bambino ha bisogno tante cose.

 

Tutto sommato, il futuro come lo vedete? 

Georgiana: Incerto,

Andrej: Si incerto.

Georgiana: Siamo indecisi.

Andrej: Abbiamo un po’ paura di cosa può succedere.